Rat-Man

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zachktron
view post Posted on 18/6/2010, 11:39




Rat-Man, il cui vero nome è Deboroh La Roccia, è un personaggio dei fumetti creato da Leo Ortolani nel 1989 su Spot n. 2 (supplemento a L'Eternauta n. 86).


Rat-Man compare in edicola in 3 pubblicazioni: Rat-Man Collection (storie inedite, pubblicato bimestralmente), Tutto Rat-Man (ristampe, con periodicità inizialmente bimestrale e poi quadrimestrale), Rat-Man Color Special (ristampe, pubblicazione semestrale, le più belle storie di Rat-Man a colori formato 26x18). Dal n°16 (Gennaio 2000) sulla copertina della Rat-Man Collection scompare quest'ultima parola, rimanendo solo: Rat-Man. Vengono inoltre proposte le ristampe di Tutto Rat-Man in edizione limitata solo per le librerie (pubblicazione mensile).
Il personaggio appare per la prima volta su Spot n. 2, supplemento a L'Eternauta n. 86, nel giugno del 1990, dopo la vittoria di Ortolani in un concorso per giovani autori. Dal 1990 al 1995 Rat-Man viene pubblicato su Made in USA (una fanzine), per poi passare ad una pubblicazione autoprodotta che l'autore finanzia tramite il suo lavoro di geologo. Nel 1997 Leo Ortolani comincia la collaborazione con Marvel Italia, una divisione editoriale di Panini Comics.
Rat-Man ha fatto parte della collana edita nel 2003 dal quotidiano La Repubblica "I Classici del Fumetto". Questa "elezione" a classico del fumetto ha ispirato all'autore una tetralogia dedicata al meta-fumetto molto particolare, famosa ora come "Quadrilogia di Dio". Rat-Man ha ottenuto ottimi successi, oltre che in Italia, anche all'estero: fra il 2001 e il 2005 sono stati pubblicati 5 numeri in Spagna, e nel 2007 la Gioventù Esperantista Italiana ed Espéranto-Jeunes hanno curato l'edizione di un numero in lingua esperanto[1].
Leo Ortolani ha più volte affermato che la serie di Rat-Man finirà nel gennaio 2014 con il numero 100 della Rat-Man Collection, anno per cui presume di aver spremuto dal personaggio tutto il divertimento possibile.

Storia
La prima squadra segreta (1927-1966)
« Se dipendesse da me, vorrei che i bambini non conoscessero il male. Vorrei che nessuno di loro soffrisse. Vorrei che nessun bambino imparasse cosa significhi la parola "dolore". Nessuno. Tranne quello che mi ha rigato la macchina. »
(da Uomini e topi,[2] prima che Jan Valker si unisca all'Ombra.)
Nel 1927 nasce il Pipistrello, uno dei primi supereroi, e futuro capo della prima squadra segreta.
Nel 1935 nasce Samuel Krik, il futuro capitano di polizia della Città Senza Nome.
Nel 1946 nasce Janus Valker, figlio di Boda Valker, e fratello di Joba Valker. Contemporaneamente si forma la prima squadra segreta, comandata dal Pipistrello.
Nel 1954 il giovane Krik fa da capo a una missione il cui obiettivo è la cattura di Boda Valker, uno dei più sanguinari assassini del periodo. Arrivato però a casa di Boda trova solo suo figlio Jan, che all'epoca ha solo otto anni, diventato albino dopo essere stato catturato dall'Ombra. Jan Valker fa parte dell'unione degli Uomini Ombra, un'organizzazione di feroci assassini, posseduti dall'Ombra, che segretamente controllano il governo. Inoltre lavora come scienziato nella base scientifica di Altrove.
Nel 1965 la squadra segreta, formata da Saetta, il Fantasma azzurro, Tròteo, Il ripulitore e Il Pipistrello, si scioglie; i supereroi rivelano la loro vera identità e, inoltre, denunciano certe "pressioni" da parte del governo, che si oppone al loro scioglimento per impiegare la squadra in modo "poco chiaro". Gli Uomini Ombra, avendo fallito il tentativo di controllare la Squadra, temono che costituisca un problema e la sterminano con una bomba termica. Gli unici sopravvissuti sono "Il lupo", spia del governo e futuro capo della seconda squadra segreta, e anche il Pipistrello, da tutti dato per morto. Sarà lui ad allenare Marvel Mouse. Il governo mette a tacere le polemiche sull'accaduto simulando il suicidio di Georges Tarkos, la persona che aveva dato l'OK per la bomba: Tarkos viene ucciso da Valker con un colpo di pistola alla testa, e viene scritta una falsa lettera in cui Tarkos si prende tutte le responsabilità dell'accaduto.
Nel 1966 il dottor Abbard, collega di Jan, propone l'inizio del progetto il cui obbiettivo sarebbe la creazione di una seconda squadra segreta, grazie all'aiuto di un siero di sua invenzione chiamato "Fattore naturale", in grado di potenziare le capacità umane. Boda approva il progetto, che prende il nome di "Progetto Rinascita".
Nello stesso anno il progetto viene avviato. Il dottor Abbard truffa cinque madri incinte, inserendo all'interno del feto al quinto mese il fattore naturale, che avrebbe il compito di far nascere gli eroi. Alla nascita, comunica ai genitori che il loro figlio è nato morto, e mantiene i bambini all'interno del progetto, creando la seconda squadra segreta. Tuttavia si rende conto di sbagliare: la sua medicina non crea dei supereroi, ma solo dei disadattati. Il cinque "eroi" sono Fulmine, Karpa, Spettro, Tresh e Nottolo, conosciuto successivamente come il Buffone

La vita di Rat-Boy, la seconda squadra segreta e la caduta dei supereroi (1967-1984)
« Jan: Io non sono tuo padre, Deboroh.
Rat-Boy: E questo cosa significa?
Jan: Significa che questa macchina può decifrare i ricordi di una mente umana... Può registrarli, cancellarli, o inserirne di nuovi... e l'hanno usata su di me! Mi hanno inserito la certezza che tu fossi mio figlio e hanno cancellato il ricordo di averlo fatto!
Rat-Boy: Ma papà, perché mi parli della macchina? Io volevo sapere cosa significa per te che non sono tuo figlio... Non mi vuoi più bene papà? »
(da Uomini e topi.)
Rat-Boy
Il 4 ottobre 1967 nasce Deboroh La Roccia, che in futuro sarà Rat-Man.
Il 4 marzo 1972 perse i genitori in un centro commerciale, durante una svendita. Venne posto fra gli oggetti smarriti, ma dopo un mese, dato che nessuno venne a reclamarlo, furono costretti a metterlo in un orfanotrofio. Nel 1975 Janus Valker, ingannato dal malvagio fratello Joba che voleva dargli un punto debole con il quale combatterlo, si convinse che Deboroh fosse suo figlio, così lo adottò, allontanandolo dall'orfanotrofio.
I due non avranno mai un rapporto felice: Janus è una persona molto fredda, e la stupidità di Deboroh lo porta ad allontanarlo ulteriormente. In particolare non gli piacevano la fissa del bambino per i supereroi, ed il fatto che volesse diventarlo. Tuttavia nel 1979 costrinse Abbard ad eliminare Nottolo dal Progetto Rinascita, e sostituirlo con Rat-Boy. Nello stesso anno si sposò con Kalissa, una sua collega. Dopo un anno di allenamenti, nel 1980 nasce la seconda squadra segreta. Il suo capo è il Lupo, l'unico sopravvissuto della prima squadra. Tuttavia il progetto venne preso con indifferenza dalla gente, che non vedeva in questi giovani l'ideale di giustizia che avrebbero dovuto incarnare, poiché tutti sapevano che la squadra segreta era solo uno strumento nelle mani del governo. Rat-Boy iniziò a frequentare una ragazzina di nome Kimmy Belland, e si fidanzarono. Lei però non intendeva continuare la relazione finché Rat-Boy non avesse deciso di lasciare la sua professione di supereroe e, in seguito a un litigio, lui se ne va infuriato da casa sua, lasciandola.
Nel 1984 Joba incaricò il Lupo di uccidere Boda, responsabile del fallimentare Progetto rinascita. Tresh non si riprenderà più dallo shock, e Rat-Boy decide di abbandonare la squadra, deciso a lasciare la maschera per l'amore per Kimmy. Jan portò Rat-Boy nel laboratorio e con una macchina per l'oblio gli mise un virus nel cervello, che in 24 ore avrebbe cancellato ogni ricordo riguardo il suo padre adottivo. Altrove venne chiuso, e Janus progettò di scappare dalla città, per nascondersi dall'Ombra, con cui non si voleva unire. Ma suo fratello Joba volle sfidarlo un'ultima volta e, per salvare la vita a suo figlio, Janus decise di fondersi con l'Ombra, uccidendo Joba e diventando il successore di Boda.
Rat-Boy andò a casa di Kimmy, ma a causa di un equivoco si convinse che lei avesse trovato un altro ragazzo. Decise pertanto di scappare dalla Città molto Grande, partendo per la Città senza Nome, senza seguire gli ordini dei Governativi, che gli avevano preparato una nuova identità con cui avrebbero potuto seguirlo ovunque. Ma Deboroh, dimenticatosi ormai di Valker, si farà conoscere come Marvelmouse, uno dei pochi "uomini in calzamaglia" rimasti in circolazione.
Lo stesso anno Kalissa abbandona Valker, rubando il tracciato mentale di Deboroh, l'unico sistema per rintracciare il ragazzo, che aveva ignorato gli ordini dei governativi, non utilizzando il nome che gli era stato assegnato.

La vita di Marvelmouse e la rinascita (1984-1989)
« Passare da Rat-Boy a Marvelmouse non è stato il salto di qualità che ti aspettavi. In verità non hai fatto alcun salto. Quando hai lasciato la seconda squadra segreta avevi una buona rincorsa ma non hai saltato. Ti sei attardato sul bordo della tua vita. Hai guardato in basso e ti sei fermato. Hai sprecato un'occasione. Io sono qui per offrirtene un'altra. Per aiutarti a raggiungere quella cima lontanissima. [...] In questi anno ho seguito ogni incontro, all'arena. Sei l'unico che non ne ha mai vinti. Ma sei l'unico che ha continuato a combattere. E al mondo esistono solo due persone capaci di tanto. L'idiota e il supereroe. »
(Il maestro, da Niente è per sempre)


Marvelmouse
Nel 1984 Rat-Boy, ormai diciassettenne, si rifugiò nella Città Senza Nome, e iniziò a guadagnare qualche soldo all'inizio con dei lavoretti, poi esibendosi nell'"arena", un locale per combattimenti, col nome di Marvelmouse. Il suo primo incontro fu contro "l'uomo col costume da ragno". In questo periodo ci fu il boom dei manga, e i pochi supereroi rimasti venivano scherniti e chiamati "uomini in calzamaglia". Marvelmouse non è molto robusto, e tutti i suoi incontri sono segnati da sconfitta certa.
Fino a quando, nel 1989, non conobbe uno strano uomo, uno scultore, che si presentò a lui come il creatore della prima squadra segreta. Il maestro del Pipistrello. Dopo un discorso fra i due, Marvelmouse accettò di diventare il suo allievo.
Gli allenamenti del maestro erano durissimi: ogni volta che Marvelmouse commetteva un errore doveva martellare una pietra enorme per 100 volte. Un'abitudine del maestro era quella di scolpire un gargoyle per ogni errore commesso. Marvelmouse gli chiese se esisteva, o sarebbe esistito, anche un gargoyle che rappresentasse il suo allievo e, come pensava, ne trovò uno col simbolo di Marvelmouse sul petto. Sconvolto e deluso, l'eroe scappò dal castello del maestro e corse all'arena. In realtà il gargoyle rappresentava il dubbio del maestro di aver scelto un incapace come allievo. Ma, guardando la perseveranza di Marvelmouse, si convinse che i supereroi non erano ancora morti.
Marvelmouse andò all'arena e iniziò (e perse) un incontro. Si risvegliò solo due giorni dopo l'incontro. Il maestro, deluso dal delirio di onnipotenza del suo allievo, lo abbandonò al suo destino. La settimana dopo Marvelmouse avrebbe dovuto fare un incontro contro Il drago, il manga più forte del momento. E, senza un buon allenamento, sarebbe stato sicuramente ucciso dalla furia dell'avversario.
Marvelmouse, per farsi scusare dal suo maestro, scolpì un gargoyle che rappresentava il suo allievo morto. Il maestro lo perdonò e lo convinse che non riesce a fare il supereroe perché non ha fiducia nel suo simbolo: per diventare un vero supereroe, Deboroh deve identificarsi con il suo nome. Per questo si trasforma in Rat-Man.
Arriva il giorno della sfida nell'arena. Rat-Man arriva e combatte, ma com'era prevedibile, il drago è troppo forte per lui, e lo colpisce violentemente con una pietra decine di volte. Ma a lui non basta: vuole che Rat-Man implori pietà, ma questi invece di parlare lo colpisce con un pugno. E allora, fra il pubblico rimasto di stucco perché prima d'allora nessuno aveva mai colpito il Drago, il manga si prepara per il suo "colpo del drago", capace di mandare in una dimensione parallela sia l'avversario che il suo ricordo. Proprio quando si appresta a colpire, l'uomo con il costume da ragno viene in difesa di Rat-Man, e si sacrifica per salvare l'eroe, venendo mandato, insieme al Drago, nella dimensione parallela, ma incredibilmente la folla si ricorda del supereroe in calzamaglia anche se colpito dalla mossa del Drago
Nel frattempo si scopre che il maestro non era il maestro del Pipistrello, ma il Pipistrello stesso, che, salvatosi dalla bomba termica nel 1965, e vedendo la tenacia di Rat-Man, fa rinascere il supereroe che era in lui, morto quando non riuscì a salvare i suoi compagni. Ma un robot di Altrove, mandato da Valker, e programmato per trovare e distruggere i supereroi, lo scova e lo uccide. Tutti nei laboratori festeggiano, tranne il braccio destro di Valker, che dice "una pianta non muore senza dare frutto".
La vita di Rat-Man (1989-2006)

Lo spirito del supereroe e la paralisi (1989-1990) « Il Rat-Man. Io lo chiamo così. È ciò che mi spinge a uscire di notte per combattere il crimine. Mi piacerebbe che un giorno i malviventi sussurrassero il mio nome con timore. Come fanno già con quello di Milly Carlucci. Sono stanco. La notte è sempre troppo lunga. Ma il Rat-Man non mi permette di riposare un solo istante, perché la città ha bisogno di me. Così scivolo tra le ombre. In caccia. »
(da Un nuovo inizio!)


Logo di Rat-Man
Nel 1989 Marvelmouse combatte il suo ultimo combattimento nell'arena, e si trasforma in Rat-Man. Nessuno ancora lo conosce. Nessuno sembra averlo mai visto, e sapendo che non lo noteranno subito, lascia un segno del suo passaggio ogni qual volta che ferma dei criminali: una carta recante il suo simbolo. Comunque quasi nessuno prende sul serio questo fantomatico "aiutante della giustizia", tranne l'ispettore Samuel Krik, che ha vissuto l'infanzia nel periodo del Pipistrello, e che pensa che il supereroe voglia solo aiutarli, entrando in contrasto con il suo comandante, convinto che il Rat-Man sia solo un assassino. Infatti l'unico motivo che spinge Deboroh a uscire la notte con il costume è un misterioso spirito ("Il Rat-Man", come lo chiama lui), che semina terrore e distruzione ovunque, spaventando a morte Deboroh, che non si identifica per niente nello spirito del suo supereroe. Tuttavia il mostro, anche se ossessionato dalla vicinanza con Deboroh, si mostra quasi obbediente nei suoi confronti.
Una notte, dopo aver compiuto l'ennesima carneficina in un vicolo, Il Rat-Man, su richiesta di Deboroh, ferito da alcuni teppisti, lo riaccompagna a casa, saltando da un tetto all'altro. Ma a causa delle ferite, Deboroh perde conoscenza per qualche secondo, cadendo nel vuoto. Verrà trovato in una strada dal transessuale Cinzia Otherside, che lo porterà a casa sua. La stessa notte la polizia troverà i cadaveri dei quattro teppisti uccisi dal Rat-Man, e il capitano si convincerà sempre di più delle intenzioni del supereroe, mentre Krik non pensa sia stato lui, dal momento che non ha lasciato la "firma". Rat-Man lascerà la casa di Cinzia il giorno dopo, e preparerà un piano per liberarsi dello spirito del supereroe, chiudendosi in una stanza chiusa da cinque porte blindate, per non farsi raggiungere dal mostro. Egli riuscirà con facilità a sfondare le prime quattro porte, ma per la quinta passa una scarica elettrica di 200 000 volt, che bloccano Il Rat-Man. Dopo il settimo tentativo di sfondare la porta, Il Rat-Man se ne va, abbandonando "il suo corpo".
A seguito di questo evento Rat-Man incomincia a frequentare Cinzia - senza sapere che lui è un transessuale - finalmente felice. Fino a quando, un giorno non inizia ad avere dei misteriosi attacchi di paralisi, che lo porteranno in poco tempo all'inevitabile utilizzo di una sedia a rotelle. Contemporaneamente decide di sposarsi con Cinzia. Nel frattempo la polizia ha ritrovato lo spirito del supereroe di Deboroh, i molti test cui sottoposto Il Rat-Man, con l'apporto delle conoscenze di Ending, uno dei Governativi, ne riveleranno la vera natura: Il Rat-Man è un campo di forza; vuoto se separato da Deboroh. Il Rat-Man è l'energia che funge da motore al supereroe. Il Rat-Man non è il supereroe, ma solo il suo motore, e una volta che ha deciso di liberarsene si è paralizzato. In realtà Ending è un uomo dell'ombra, incaricato di portare via il Rat-Man, ma poco prima di finire il suo compito viene tramortito da Krik.
Dopodiché le Ombre arriveranno in città, seminando panico dappertutto, nel momento in cui il rapporto fra Deboroh e Cinzia inizia ad incrinarsi. Krik sa che deve chiamare Rat-Man per salvare la città, posizionando tre piatti in un faro proiettato nelle nuvole, formando il simbolo del supereroe che - inspiegabilmente dato che si trova su una sedia a rotelle - arriva nel tetto del commissariato in volo, spezzando l'osso del collo a Ending, che stava per sparare a Krik. Tuttavia le ombre dentro di lui lo muovono lo stesso, e poco prima che spari viene preso dallo spirito del supereroe, stritolato e gettato nel vuoto. Dopodiché Il Rat-Man torna dentro il vero Rat-Man, fondendosi con esso. Dopo aver scoperto la vera natura di Cinzia, il matrimonio salterà.
La terza squadra segreta (1996)
« Cinzia: Fulmine è come Saetta, Spettro è come il Fantasma azzurro, Karpa come Tròteo e Tresh come il ripulitore... Ma tu non sei la copia del Pipistrello! Perché?
Rat-Man: Perché c'era già. Si chiamava Nottolo... ma è morto quando era piccolo... Io ho preso il suo posto nella squadra, ma con un nuovo nome di battaglia!
Cinzia: Per delicatezza?
Rat-Man: No. Perché sapevo che non avrei mai potuto eguagliare le gesta del Pipistrello »
(da L'ultimo segreto')
Il 5 settembre del 1996, il professor August Abbard, inventore del "Fattore naturale" e creatore del "Progetto Rinascita", viene ucciso dai sicari di Janus Valker, poco dopo aver spedito delle lettere ai supereroi della seconda squadra segreta.
Il Lupo, e Janus Valker hanno intenzione di creare la Terza Squadra segreta, sotto il diretto controllo dei Governativi e quindi dell'ombra, in seguito ai fallimenti nelle prime due squadre, ma prima vogliono "pulire il laboratorio" nell'unico modo possibile: uccidendo gli eroi, attirandoli nella Città molto grande, dicendo che un tal Buffone li vuole morti per motivi sconosciuti. In realtà Valker e il Lupo si stanno servendo del Buffone per eliminare la squadra. La notte dell'arrivo degli eroi, Fulmine, alias Simon Donner viene ucciso dal Buffone, che dopo averlo ucciso gli toglie gli occhi per aver libero accesso alla tana della squadra e uccidere anche gli altri. Durante il funerale di Fulmine viene detto il suo "vero" nome, Vincent Cloe. Rat-Man non è convinto che questo sia il nome vero, dato che a lui aveva detto di chiamarsi Simon Donner.
La notte dopo il funerale il Lupo indice una assemblea degli eroi, dove, quando sono tutti presenti, rivela le sue vere intenzioni e uccide Karpa e Tresh. Ha intenzione di uccidere anche Rat-Man, ma questi cade in strada, che si riempie di gente, e riesce a salvarsi quando qualcuno chiama l'ambulanza. Il Lupo indirà una conferenza stampa dove dirà di aver pestato Rat-Man perché l'aveva visto uccidere Karpa e Tresh.
All'ospedale Rat-Man troverà l'appoggio di Cinzia Otherside e di Topìn. Pochi giorni dopo Topin e Rat-Man andranno alla cattedrale abbandonata, dove vennero uccisi i supereroi della prima squadra segreta perché pensano che questo sia il nascondiglio del Buffone. In realtà Topìn è un alleato del Buffone (che, a sua volta, è in realtà Nottolo, e odia Rat-Man perché gli ha rubato il posto nella Squadra Segreta), e insieme imprigionano Rat-Man, quando all'improvviso arriva il Lupo, che spiega la faccenda: il Buffone si era alleato con Valker promettendo di uccidere la squadra in cambio del suo vero nome. Ma era stata prevista anche l'uccisione dello stesso Nottolo. Ma poco prima che il Lupo prema il grilletto viene fermato da Spettro, alias Kimmy Belland, la ragazza amata da Rat-Boy e figlia del Lupo. Ma quando tutto viene scoperto, Valker lancia una bomba termica nella cattedrale. Esplodendo tramortisce tutti ma non uccide nessuno.
Il Lupo, ancora vivo esce dalla cattedrale e viene ucciso da Valker. Nottolo e Rat-Man sono ancora vivi, Nottolo vuole sapere il suo vero nome, ma la lettera con su scritto il nome cel'ha Rat-Man, che la getta nel fuoco. Nella disperazione più totale, Nottolo si uccide, lanciandosi fra le fiamme per recuperare la lettera.
Fuori dalla cattedrale, Tòpin incontra Valker e si offre come fulcro di una possibile nuova Squadra Segreta governativa ... spunto, quest'ultimo, non ancora ripreso.
All'ospedale tutto si risolverà. Kimmy, Tresh e Karpa sono ancora vivi e tutti riescono a sapere i propri veri nomi, tenuti segreti a loro fin dalla nascita. Tutti accettano di separarsi dalla vita da supereroi, tranne Rat-Man, che rinuncia alle proprie origini per continuare la sua missione.

La saga del Ragno (1998)
« Il nostro tentativo di bloccare l'anomalia ha dato inizio all'anomalia stessa! Se noi non fossimo partiti per l'ultraverso con i sincrodischi non ci sarebbe stato alcun esperimento e il ragno non sarebbe mai stato strappato al suo continuum spazio tempo!! Siamo di fronte a un paradosso temporale a cui è impossibile dare una spiegazione! »
(Mr. Fantastic, da Caccia al ragno)
La storia del Ragno è il rovesciamento di quella dell'Uomo Ragno: nel 1995 ad Altrove, i laboratori segreti degli Uomini Ombra, uno scienziato viene colpito da una raggio radioattivo letale; cadendo a terra, morde un ragno causandone una misteriosa mutazione genetica, a seguito della quale il ragno inizia gradualmente ad acquisire caratteristiche umane: egoismo, avidità, spietatezza. Le attività criminali del Ragno sono truffe, speculazioni, e altre "bassezze".
Il Ragno è diventato uno spietato editore, capace di pubblicare la sua stessa storia a fumetti in 27 versioni diverse (di cui una con la copertina in teflon) per fare soldi alle spalle dei lettori più ingenui.
Tempo dopo, braccato dagli altri editori, il Ragno si rifugia in un condominio abbandonato; Rat-Man interviene per catturarlo, ma gli salva la vita quando Valker, leader degli Uomini Ombra, invia un emissario, il Redactor ad ucciderli entrambi. Rat-Man comunque riuscirà a sconfiggere il mostro di Valker, che però si autodistruggerà facendo perdere le tracce del ragno.
Cinque anni dopo, Rat-Man (dopo un violento pestaggio) venne soccorso da Denam, uno scienziato che in realtà più che salvarlo intendeva utilizzarlo come cavia nei suoi esperimenti. Durante la degenza, Rat-Man conobbe Thea, presentatasi come la figlia del professore, e se ne innamorò profondamente. I due riuscirono a impedire gli esperimenti di Denam e scapparono insieme... ma Thea non era umana, era una delle creature di Denam, e non sopravvisse. Rat-Man non la dimenticherà mai, nemmeno tra le braccia della Gatta.
Thea era comunque stata "creata" basandosi sull'aspetto della vera figlia di Denam ... che è uguale a lei, ed è viva, anche se non si è (ancora) mai più rivista ...

La saga del Clone (1999)
« N° 73: Stupido! Può forse una copia competere con l'originale?
N° 6: Povero illuso... Credi davvero di essere tu il Rat-Man originale?
N° 73: Non sei tu l'originale! Tu sei un clone! Un clone!
N°6: Lo so. L'ho sempre saputo. Ma tu... Tu ce l'hai addosso... E io l'ho sentita, sai, quando mi sei venuto vicino... È inconfondibile, non ti abbandona per settimane... Me la ricordo bene, io, la puzza dell'imballaggio! »
(da Io, il clone!)
Nel 1999, grazie al tracciato mentale di Deboroh rubato a Valker nel 1984, Kalissa riesce a rintracciare Rat-Man. Illudendolo con le possibilità di diventare immortale, lo convince a clonarsi.
Rat-Man viene rinchiuso in una grande cella di stasi dagli scienziati del progetto Repetita Iuvant, fra cui c'era anche Kalissa, fornendo le cellule per la clonazione di se stesso. In questo modo gli scienziati racchiudono i cloni in un enorme nido comprendente centinaia di elementi, che, uno a uno, vengono spediti al posto del precedente. E così per sei mesi, fino a quando, in carica è presente il clone numero 6, che una notte incontra un altro Rat-Man, probabilmente un clone scappato dal nido, ma convinto di essere l'originale. Non riesce ad accettare la possibilità di essere un clone, e si reca, insieme a Numero 6 al centro Repetita Iuvant, per farsi spiegare cos'è successo da Kalissa. È ovvio che lui sia un clone, ma non volendolo accettare diventa paranoico, convincendosi che lo vogliono solo confondere, ma viene attirato nella sala in cui è rinchiuso il Rat-Man; poco prima di entrarci accade l'irreparabile: se un clone non viene programmato non può vivere che poche ore, dopodiché si scioglie su se stesso. Questo era il clone numero 73.
Non era la prima volta che un clone scappava dal nido, ma nessuno sa a cosa sia dovuto questo strano malfunzionamento.
Era il Rat-Man stesso, che, nel tentativo di liberarsi dalla cella di stasi, "attivava" prematuramente i cloni. E alla fine, riesce ad attivarli tutti, ed a fuggire dal Centro insieme a loro.
Riappropriatosi della sua identità, Deboroh torna al Centro per vendicarsi, ma viene raggiunto da Numero 6 che lo convince a non diventare un assassino.
Tutti i cloni, nel frattempo ricatturati dagli addetti del Centro, vengono riassorbiti da Deboroh, tranne Numero 6, che rivela una sconvolgente verità; lui ha gli occhi azzurri, mentre Deboroh li ha marroni. Numero 6 non è un semplice clone, è una mutazione.
E Numero 6 accetta di farsi porre in stasi, perché non c'è posto nel mondo per due Rat-Man; così, lui potrà tornare, in futuro.

La fine di Rat-Man (2004-2006)
« Rat-Man: È colpa mia Brakko... È tutta colpa mia... Hai mai sentito parlare del Joker prima che arrivasse Batman? È come nei fumetti dei supereroi! Se la città senza nome non avesse avuto Rat-Man, nessuno l'avrebbe mai minacciata! I nemici sono legati al supereroe! Quando lui arriva, loro arrivano! Senza l'uno, gli altri non esistono! E se questo mostro esiste perché esiste Rat-Man, allora c'è solo un modo per fermarlo. Eliminare Rat-Man.
Brakko: NO! Aspetta! Senza Rat-Man la città sarà indifesa! E tu? Cosa farai senza Rat-Man? E io?
Rat-Man: (pensando) Esito per un istante... Forse mi sbaglio... forse il robot mi stritolerà alla fine del mio triste spogliarello... Ma è solo un istante. È la mia vita. È tutto ciò che ho. Ci rinuncio. Per salvare la città. Questa è la fine di Rat-Man »
(Rat-Man e Tadeus Brakko, da La fine di Rat-Man)
Nel 2004 Rat-Man entra in coma. Dopo il suo risveglio, nel 2006, Brakko rivela che è stato ridotto in fin di vita dalle percosse di un bambino.
Dopo il suo risveglio e la riabilitazione, Rat-Man scopre che la città è stata occupata da nuovi supereroi. In questo periodo perde la sua grinta occupando la maggior parte del suo tempo ad accudire il figlio di Brakko. Sentendosi tradito dalla città decide di indire una sfida, tra lui e il più forte dei nuovi supereroi, ma nessuno raccoglie la sfida e Rat-Man si sente ancora più amareggiato, fino al giorno in cui vede che tutti i supereroi scappano dalla città terrorizzati da qualcosa nell'arena. Rat-Man va ad investigare e scopre che lì dentro si trova il robot assassino di supereroi, quello che anni addietro uccise il suo maestro. Invece di sfidarlo in un duello mortale, decide di togliersi definitivamente il costume di Rat-Man per non indossarlo mai più: ha infatti capito che se non c'è il supereroe non può esserci nemmeno un cattivo, come nei fumetti che tanto piacciono a Deboroh.
Il ragionamento si rivela esatto: il robot se ne va e Rat-Man nel 2006 smette di esistere.

Il ritorno (2008)
« La prima volta che vidi muoversi le ombre, ero in casa da solo. Ci fu un rumore. Come di uno scoiattolo che inciampava nella ghiaia. Mi affacciai alla finestra, ma nel cortile della villa non c'era nessuno. E quando mi voltai mi si gelò il sangue. La mia ombra era rimasta la, dove si trovava prima. Ero sicuro che ci fosse una spiegazione scientifica a tutto questo, ma io sono un uomo che considera ancora magia l'idrolitina. Allora feci quello che la mia intelligenza mi suggerì in quel momento. Gli puntai la luce della lampada addosso. E lei sparì. [...] Scoprii solo più tardi che quello era solo un avvertimento. Che l'ombra stava venendo a prendermi. E quando fui di fronte a essa ebbi paura. Era venuta per Rat-Man. E glielo lasciai portare via. »
(Deboroh LaRoccia, da Io sono leggenda)
Nel 2008, l'azienda di Deboroh, la Fuffa Corp. finisce in rovina. Finisce così in strada, a mendicare insieme ad altri barboni. D'un tratto ha un'idea: anche se Rat-Man non esiste più, può mantenere vivo il suo ricordo facendo un cartone animato su questo (auto-parodia di Ortolani, perché nella realtà il cartone a moltissimi fan non è piaciuto, così nel fumetto finisce per essere addirittura la colpa del tracollo di Deboroh). Dopo tutto questo, l'Ombra, Valker, riesce a entrare nella mente di Deboroh, e, dopo notti in una cella di isolamento, grazie all'aiuto del capitano Krik che rientra improvvisamente in scena e di Arcibaldo, se ne va temporaneamente. È il ritorno di Rat-Man.
 
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Marco.Ramp
view post Posted on 18/6/2010, 11:49




è il cugino di batman??
 
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Marco.Ramp
view post Posted on 18/6/2010, 12:04




voglio una risposta altrimenti sarà mio scopo nella vita scoprire chi è suo cugino
 
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3 replies since 18/6/2010, 11:39   49 views
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